sabato 25 ottobre 2014

LA TESTIMONIANZA DI PASQUALINO


Mi chiamo Pasqualino Mancuso, ho 43 anni e da poco sono ritornato a vivere. Non nel senso che ero morto, ma negli ultimi mesi la mia Vita non è stata certamente “vita”: voglio raccontare la mia storia.
Nel 1999  in occasione di un banale ricovero ospedaliero mi è stato consigliato un controllo cardiologico: da lì ho scoperto di avere una lieve insufficienza mitralica. Da quel giorno ho sempre eseguito periodici controlli che poi  sono diventati routine. Fino al mese di maggio 2014, quando durante un’accurata visita la mia cardiologa di fiducia , Dott.ssa Domenica Donato, rilevava uno peggioramento della valvola mitralica e mi consigliava una visita più approfondita, a seguito della quale mi veniva riscontrato uno prolasso dei lembi mitralici con una insufficienza di entità severa. Orbene tutti questi termini mi sono sembrati astrusi al momento, ma poi ho dovuto imparare a conoscerli ed a conviverci. Anche se la convivenza non è stata delle migliori: da quel giorno, infatti, ho iniziato a subire un crollo psicologico, non riuscendo a metabolizzare il fatto che avrei dovuto subire un intervento al cuore, che peraltro non era rinviabile più di tanto, considerate le pessime condizioni in cui si trovava. La mia vita era cambiata: non dormivo, mangiavo poco e malvolentieri, pensavo sempre all’intervento e a tutte le possibili conseguenze negative.
La mia cardiologa mi consigliò allora di fissare una visita con il Prof. Daniele Maselli, primario dell’unità di cardiochirurgia del Sant’Anna Hospital di Catanzaro, il quale durante un cortese ma sincero colloquio mi informava circa le nuove tecniche di cardiochirurgia mitralica mininvasiva video assistita, messe a punto e sperimentate per primo da un illustre luminare belga , il Prof. Hugo Vanermen, il quale aveva da poco scelto il rinomato Centro calabrese di Alta Specialità del Cuore, come unica struttura di riferimento per la sua attività nel nostro Paese: in pratica io sarei stato il suo primo paziente ad essere operato in Italia con questa nuova tecnica.
Prendere la decisione non è stato facile, ma insieme a mia moglie Laura, che mi è stata vicina per tutto il tempo, ho infine deciso di fare di necessità virtù, affidandomi nelle abili mani del Prof. Vanermen e del Prof. Maselli. L’intervento è stato programmato per il 3 luglio, e mentre tutti i miei amici si apprestavano a partire per le vacanze, il 1° luglio mi sono ricoverato al Sant’Anna, sempre accompagnato da mia moglie, e lasciando malvolentieri i miei due bambini, Chiara e Angelo.
I primi due giorni ho eseguito la coronografia e tutti gli altri esami di routine, poi il giorno dell’intervento sono stato prelevato dalla mia stanza alle 10 di mattina, facendovi ritorno solo la sera verso le 21, dopo un intervento lunghissimo e particolarmente complesso; durante queste ore mia moglie e i miei familiari hanno atteso pazienti e fiduciosi, tranquillizzati dall’ottimo staff del Sant’Anna. Alla fine la notizia più bella: l’intervento aveva avuto successo e mia moglie è stata chiamata in segreteria dall’equipe che aveva eseguito il difficile intervento. Con competenza e professionalità a mia moglie è stato spiegato il tipo di intervento che avevo subito (impianto di anello Edwards Phisio n.28 in mini-toracotomia) e il fatto che la lunga durata era stata dovuta alla complessità dell’operazione in sé, peggiorata dalle condizioni della mia valvola cardiaca, troppo rovinata.
Dopo una settimana di riabilitazione , supportato (e sopportato) dalle amorevoli cure dello staff, sono ritornato a casa ed ho potuto finalmente riabbracciare i miei bambini.
Non trovo le parole per ringraziare il Prof. Vanermen e la sua assistente Agnés Cardella, il Prof. Maselli e tutti i medici, gli infermieri e l’intero personale paramedico, che con professionalità e cortesia mi hanno aiutato a superare questo difficile momento.
Un sentito grazie alla Dott.ssa Donato e ai suoi buoni consigli, alla Dott ssa Stefania Leonetti, al Dott. Pietro De Fioris e al Dott. Emanuele Di Marzio che mi hanno aiutato e incoraggiato prima e dopo l'intervento, e a tutti gli amici e i conoscenti che mi sono stati vicino, incoraggiandomi a guarire presto ed a riprendermi la mia vita.
Mia moglie Laura ,unica ed insostituibile, la ringrazierò privatamente.

Cicala, 23.10.2014
pasqualino.mancuso@gmail.com

1 commento:

Anonimo ha detto...

Grazie a tutti questi dottori , al tuo coraggio e alla tua volontá , sei ancora qui con tutti noi .....
Ti vogliamo bene zio ��