Ho compiuto i miei "primi" 60 anni da pochi giorni,finalmente libero dalla spada di Damocle che mi pendeva sul collo ormai da anni. E' dal 2007, infatti, che sono venuto a conoscenza, quasi per caso, della mia insufficienza mitralica. Sono stato sempre un paziente asintomatico. ho sempre praticato sport, fra cui le immersioni in apnea, senza alcuna difficoltà. Negli ultimi anni avvertivo solo un forte batticuore se facevo le scale velocemente, ma senza mai andare in affanno. Nel frattempo mi sottoponevo ai controlli periodici e vedevo purtroppo evolvere l'insufficienza da lieve a moderata e a severa. Ormai dovevo accettare l'idea di dovermi sottoporre all'intervento. Mia sorella è stata operata cinque anni fa per la stessa patologia con tecnica tradizionale. E' andato tutto bene, sta benissimo, ma mi ha testimoniato le sue sofferenze del lungo decorso post-operatorio. Io intanto, girovagando su internet, mi sono imbattuto nel blog del Dottor Vanermen e ho iniziato a documentarmi sulla tecnica mininvasiva. Ovviamente ho realizzato subito che era un'opportunità irrinunciabile e così nel marzo 2014 ho fissato una visita con il Dottore a Zurigo, tramite la gentilissima signora Agnès Cardella. Lì ho avuto modo di apprezzare la grande simpatia e disponibilità del Dottor Vanermen, il quale mi ha subito rassicurato sulla riparabilità della valvola (non sarebbe stata necessaria la sostituzione) e sull'esito definitivo dell'intervento. Quindi ho cercato di ottenere il nulla osta per il rimborso per le cure all'estero, tuttavia senza riuscirci. In Italia non avevo trovato alternative convincenti, per cui mi ero quasi rassegnato all'operazione in sternotomia. Dopo un paio di mesi la svolta inaspettata: la signora Agnès mi ha informato dell'opportunità che mi si presentava, in quanto il Dottor Vanermen iniziava ad operare in Italia a Catanzaro. A questo punto toccava a me la decisione. Quasi tutti mi consigliavano di "non lasciare la via vecchia per la nuova" e così ho passato tutta l'estate a rimuginare su quale fosse la migliore via da seguire. Mi ha aiutato la signora Cardella, che voglio ringraziare particolarmente, che non si è mai stancata di rispondere alle mie continue domande e la cui presenza costante nell'informarmi via e-mail o via telefono sulle novità è stata fondamentale nel farmi decidere finalmente a fissare l'appuntamento per l'intervento. Devo ammettere infatti che in tutte le mie ricerche, non mi ero mai imbattuto nella struttura della clinica S. Anna Hospital, per cui non nascondo le mie iniziali perplessità. Ma, visto che era stata scelta dal Dottore, ho deciso di mettere da parte ogni dubbio e oggi sono assolutamente convinto di aver fatto bene. Sto benissimo, dopo appena qualche giorno ero completamente autosufficiente e non oso pensare a come sarei combinato con lo sterno ancora da saldare... In quanto al personale dell'Ospedale S. Anna, devo dire che sono rimasto favorevolmente impressionato dalla professionalità e umanità mostrate. Mi hanno assistito premurosamente fin dal primo giorno, quando ho fatto gli esami e la coronarografia, e nei giorni seguenti, quando venivano a trovarmi sempre puntuali, spesso trasmettendo buonumore e ottimismo, fino al giorno delle dimissioni. Infine un grazie a tutti coloro, famiglia compresa, che mi hanno assistito ed aiutato in questa parentesi della mia vita, che ora ricomincerà sicuramente più serena e consapevole. Vincenzo 3285684222
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