Mi chiamo Giuseppina, ho 48 anni e vivo in un paesino in provincia di Reggio Calabria, Serrata. Fin da ragazza sapevo di avere un leggero soffio e una “valvola” che non chiudeva bene, ma “niente di preoccupante”. Ho avuto quattro gravidanze. E’ dopo il terzo parto che cominciano i veri problemi. Precisamente 15 anni fa, Il giorno del battesimo di mia figlia, tornando a casa mi accorgo di non riuscire a muovere le dita del piede sinistro,” sarà la stanchezza”, penso, invece nei giorni successivi mi rendo conto che non era così. Oltre a questo disturbo, comincio ad avere annebbiamenti quasi totale della vista con mal di testa fortissimi, capogiri, stanchezza, aritmie, extra sistole. Quindi inizio a fare dei controlli: risonanze magnetiche al cervello, alla schiena, alle gambe, elettromiografia, potenziali evocati, analisi, visite specialistiche: cardiologi, neurologo, oculisti…..“Tutto nella norma signora!” o quasi, perché la risonanza al cervello evidenziava delle macchie, però, secondo loro, dovevo solo fare dei controlli periodici. Negli anni si accentuano anche le mie allergie, soprattutto quella al nichel con conseguenti problemi alimentari. Ho anche la quarta gravidanza con parto cesareo. Tra alti e bassi arriviamo all’anno scorso: comincio ad avere anche la pressione alta, mi dicono che sono stressata di prendere qualche antidepressivo, che io non ho mai voluto prendere, chiedo invece al mio medico di fare dei controlli perché stanca ormai di avere quotidianamente mal di testa, di dover stare coricata al buio e di prendere sempre pillole per il mal di testa, in ogni cassetto, in ogni borsa doveva essercene una scatola. Ero stanca soprattutto di vedere i miei che si scocciavano di sentirmi dire che stavo male quasi fosse diventata una fissazione la mia. Prenoto un ecocardiogramma e una risonanza al cervello, risultati: prolasso mitralico con rigurgito, aneurisma setto interatriale e segni di ischemia cerebrale, siamo a novembre 2014. Su consiglio del medico curante prendo appuntamento per una visita cardiologica al “Sant’Anna Hospital” di Catanzaro, Centro di eccellenza nel settore nella nostra Calabria con medici preparati e macchinari all’avanguardia. Gennaio 2015: dopo la visita la dottoressa Cimino mi consiglia di prenotare un eco transcranico per sospetto PFO. Fortunatamente c’è un posto libero per quel pomeriggio. Dal risultato mi fanno parlare subito con il dottor Missiroli che mi comunica di dover chiudere al più presto il PFO con “l’ombrellino”. Lo informo che sono allergica al nichel, quindi, per sicurezza ,mi fa fare dei test cutanei. Risultato: allergica a tutti i dispositivi quindi devo fare la chiusura diretta e anche la plastica alla mitrale. Il dottore mi dice che al Sant’Anna opera un cardiochirurgo belga,Prof. Hugo Vanermen che ha inventato una tecnica mini invasiva, senza dover tagliare lo sterno ma con un piccolo taglio sotto il seno tra le costole e che quindi non si sarebbe vista neanche la cicatrice; se volevo me lo faceva incontrare. Ho accettato subito. “Tanto”, ho pensato, dopo 15 anni avevo perso il conto di quanti specialisti ho incontrato e quanti soldi avevo speso! Appuntamento fissato per marzo. Nel frattempo mi informo su Internet su chi fosse questo dottore. Leggo della sua tecnica, Port-access, le testimonianze delle persone che aveva operato, persino il Re del Belgio era stato operato da Lui! mi rendo conto così che effettivamente è un grande luminare. Insieme a mio marito, andiamo all’appuntamento . Sicuramente sarà un tipo frettoloso e saccente, come uno dei nostri medici e magari ci farà parlare solo con qualche assistente, visto il curriculum!! Invece nella stanza entra un signore distinto, sorridente, gentile che ci stringe la mano,che mi ascolta ed è pronto a spiegare con carta e penna quello che dovrà essere il mio intervento e assicurandomi che mi farà passare i miei mal di testa. Mi ha ispirato subito grande fiducia e ho accettato subito di mettermi nelle Sue mani. Incontriamo anche la sua assistente, la dottoressa Agnès Cardella colei che sarebbe diventata il mio angelo custode, una signora preparata, solare, dolce, affettuosa come una sorella. Fissiamo l’intervento per Maggio. Ricovero lunedì 11: mi fanno tutti gli esami di routine e iniziamo la terapia cortisonica per le mie tante allergie. Il Prof. Vanermen e la Signora Agnès mi vengono a trovare in camera per accertarsi se stavo bene e tranquillizzarmi. Mercoledì 13 maggio è il giorno dell’intervento. Alle sette circa mi portano in sala operatoria, mi addormento tranquillamente. Ne uscirò alle 14 circa. Per tutto il tempo mio marito,mia figlia e i miei familiari che erano in sala di attesa venivano informati costantemente dalla Signora Agnès. Come da prassi, mi portano in terapia intensiva, dove vengono a trovarmi dinuovo il Prof. Vanermen e la Dott.ssa Agnès per dirmi che l’intervento è andato bene. La prima notte la ricordo come la più brutta, i dolori erano molto forti, all’inizio mi hanno somministrato degli antidolorifico non molto forte, ma poi hanno preparato un mix strano dentro una specie di clessidra che è durato circa 48 ore. Prima di ripartire il Professore e Agnès mi vengono a salutare e rassicurandomi, mi dicono che ci saremmo sentiti e così è stato. Il venerdì mi portano in reparto monitorata e assistita da medici e infermieri. Il martedì successivo sono a casa. La convalescenza è stata un po’ lunga, più di un mese, i dolori erano forti e c’è stato un altro ricovero precauzionale, non dovuto all’intervento. Per tutto questo tempo la dottoressa Agnès Cardella mi ha seguita quasi quotidianamente, pronta, anche più volte al giorno, a rispondere ad ogni mia domanda e a dissolvere ogni mio dubbio. I primi di luglio controllo con il professor Vanermenn e Agnès. “L’intervento è perfettamente riuscito, può tornare a fare la sua vita normalmente”. Questo il risultato. Infatti, oggi,a tre mesi dall’intervento, sto di nuovo lavorando, anche 13 ore al giorno. La promessa del professore si è realizzata, non ho più preso neanche una pillola per il mal di testa, ho anche fatto un pellegrinaggio di circa sette chilometri a piedi senza avere il fiato corto. Ringrazio Dio di avermi fatto conoscere il Prof. Vanermenn e la Dott.ssa Agnès Cardella, due persone veramente straordinarie che usano le loro conoscenze non per semplice lavoro, ma per aiutare le persone con dedizione e amore. Grazie
giovedì 27 agosto 2015
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