Sono Giancarlo, ho 35 anni e sono stato operato il 26 giugno
2019 dal Prof. Vanermen per una bicuspidia alla valvola aortica. È molto
importante per me raccontare la mia esperienza, perché esistono delle belle
realtà che meritano di essere conosciute e condivise. Sono uno sportivo e
faccio inoltre un lavoro che mi sottopone a sforzi fisici e rischi
quotidianamente. Per un controllo di prevenzione prima di un torneo di calcio,
un paio dʼanni fa, ho effettuato un ecocardio, che mi ha fatto scoprire una
malformazione congenita della mia valvola aortica. Del tutto asintomatico, sono
stato rassicurato dai medici e tranquillizzato in merito al mio stile di vita,
ho continuato a fare sport in tutta tranquillità a patto di controllare lo
stato della valvola una volta lʼanno. Cosi ho fatto lo scorso anno, prendendo
un secondo parere che mi ha confermato la diagnosi. A fine maggio 2019, decido
di fare un terzo controllo da un nuovo cardiologo, che purtroppo mi pone davanti
ad una dura verità . Ho una grave insufficienza, mi consiglia una valutazione
cardiochirurgica. In preda al panico, comincio ad affacciarmi ad una realt a me
sconosciuta. Poi è arrivato il nome del Prof. Vanermen, grazie al mio medico di
base che per mia fortuna conosce personalmente il suo operato e quello della
Dott.ssa Agnès Cardella, assistente del Prof. ma non solo, una guida
fondamentale ed una persona meravigliosa che non smetterò mai di ringraziare.
In Italia siamo poco abituati ad avere a che fare con professionisti di tale
calibro che sono prima di tutto persone di unʼumanit eccezionale. La Dott.ssa
Cardella è stato il mio primo contatto, mi ha tranquillizzato dedicandomi ore
del suo tempo al telefono, facendomi conoscere e comprendere a cosa sarei
andato incontro, e fornendo a me e alla mia compagna un supporto psicologico
non indifferente. Dovevo essere operato il prima possibile, perché la mia
insufficienza stava andando a danneggiare la funzionalità delle altre valvole.
Pronto ad affrontarla anche subito grazie al coraggio trasmessomi da Agnès,
decidiamo di fissare una data per lʼintervento, per una sostituzione della
valvola aortica con tecnica mininvasiva, con un taglio di 6 cm sullo sterno.
Agnès mi ha rassicurato subito sui tempi di recupero, la tecnica del Prof.
Vanermen mi avrebbe permesso di tornare a casa in cinque giorni. Il 25 giugno
mi ricovero al Policlinico di Monza, accolto quasi immediatamente da Agnès,
come una persona di famiglia. Passo la giornata a fare tutti gli esami di routine
pre-intervento, conosco quasi tutta lʼequipe del Prof. e mi sento subito al
sicuro. Nel pomeriggio Agnès viene a trovarmi in stanza con il Prof. Vanermen,
che mi abbraccia e mi accoglie con un sorriso che mi regala tranquillità .
Decidiamo insieme la tipologia di valvola da impiantare. Sebbene sia molto
giovane e la valvola meccanica sarebbe di certo quella più indicata per durata
nel tempo, voglio riprendere la mia vita di sempre e non avere alcuna
limitazione, la valvola biologica fa al caso mio. Alle 8: 30 del 26 giugno
entro in sala operatoria, con la certezza di essere nelle
mani giuste. Fuori ad aspettarmi la mia compagna, che grazie
al supporto di Agnès che la informava passo passo ad intervalli di 30 minuti
direttamente dalla sala operatoria, non ha vissuto lʼansia dellʼattesa. Mi
risveglierò nel pomeriggio in terapia intensiva, accolto dal Prof. Vanermen e
da Agnès, lʼoperazione è riuscita perfettamente. Rimango in terapia intensiva
un paio di giorni assistito da personale molto competente e attento. Una volta
in reparto, ho iniziato un velocissimo recupero ed incredibilmente giorno dopo
giorno mi sento tornare alla vita di sempre. Lunedì 1 luglio vengo dimesso, si
torna a casa. Agnès e il Prof. Vanermen mi sono stati vicino ogni giorno, e con
Agnès ancora oggi sono in continuo contatto, non mi ha fatto mai sentire solo.
A 15 giorni dallʼintervento sono rientrato a lavoro, i dolori sono quasi del
tutto svaniti e la mia ferita è incredibilmente poco evidente. Interventi dello
stesso genere effettuati dalla maggiorparte dei cardiochirurghi con tecnica
tradizionale, prevedono lʼincisione di tutto lo sterno e tempi di recupero
molto lunghi. Conoscere Il prof. Hugo Vanermen è stata la mia più grande
fortuna.
Un ringraziamento speciale va ad Agnès, da parte mia e della
mia compagna, una donna dallʼanimo puro ed una professionista eccezionale,
senza la quale non avremmo affrontato il pre e post operatorio con la stessa
forza e serenità .
Grazie.
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