mercoledì 12 giugno 2019

TESTIMONIANZA DI LUCA IL PAPÀ DI SARA

Sono Luca, ho una figlia Sara di 14 anni che pratica pallavolo a livello agonistico, a seguito di una visita sportiva poco approfondita, insieme a mia moglie abbiamo deciso di farle fare un’ecocardio di controllo scoprendo che il cuore era più grande del normale.
Ci hanno consigliato di approfondire facendo una risonanza magnetica al cuore e, a dicembre, ci hanno confermato un difetto interatriale importante e un ritorno venoso anomalo in atrio destro di due vene polmonari.
Considerato che Sara non presentava sintomi ma che due cardiologi di una struttura importante come il Bambino Gesù di Roma ci consigliassero vivamente di sottoporla ad un intervento chirurgico correttivo per non avere problemi in futuro, abbiamo avuto le nostre difficoltà a considerare la possibilità di una sternotomia. 
Mentre eravamo in lista di attesa per l’intervento ho letto per caso un post pubblicato da un mio carissimo amico che riportava la notizia dell’approdo del professor Hugo Vanermen al Policlinico di Monza; ho chiamato subito il mio amico Paolo che mi ha raccontato la sua storia, presente anche in questo blog.
Ho quindi chiamato la dottoressa Agnes Cardella che si è dimostrata da subito molto disponibile, abbiamo concordato una visita e, una volta compreso le grandi capacità del professore e la grande differenza con la sua chirurgia mini invasiva, abbiamo concordato il giorno dell’intervento.
Agnes ci è stata sempre vicina, dal ricovero al supporto durante l’operazione, ci ha inviato un messaggio ogni 30-40 minuti tenendoci al corrente di quello che stava succedendo in sala operatoria. Per non parlare della loro equipe del Policlinico, sempre premurosi in ogni occasione, il professore è passato più volte a salutare e a tranquillizzare Sara, ci siamo sentiti in famiglia.
Il professor Vanermen ha eseguito un ottimo lavoro risolvendo entrambi i difetti con una tecnica operatoria d’avanguardia, Sara ha soltanto un taglio di 5-6 cm sotto il seno destro e uno di 3 cm all’inguine; dopo cinque giorni siamo tornati a casa e dopo dieci giorni Sara è voluta tornare a scuola per concludere l’anno scolastico.
Siamo ovviamente felici di come sono andate le cose ma sappiamo anche che siamo stati fortunatissimi nell’aver saputo di questa possibilità, solo per caso; ci dispiace che questa tecnologia sia sconosciuta a tanti medici che potrebbero ridurre di molto le conseguenze post operatorie dei pazienti. Scrivo questo messaggio nella speranza di essere d’aiuto ad altri che come noi si trovano in situazioni simili, ringrazierò sempre i due nostri “angeli” che con una grande empatia e umanità che solo i grandi hanno, mettono a loro agio pazienti e famiglie nei momenti difficili.
Luca 329-6142883

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