Ho scoperto di avere il prolasso alla valvola mitrale ad agosto del 2009, in occasione del parto cesareo, a seguito di complicanze che sono intervenute. All’epoca mi è stato detto di effettuare un controllo cardiologico una volta all‘anno e nulla più.
A settembre del 2011, in occasione di un controllo, è stata supposta la malattia rara del “miocardio non compatto”. Dovevo quindi rivogermi presso centri di livello universitario.
Così ho fatto ulteriori visite ed ecocardio che hanno smentito la diagnosi di malattia rara ma hanno confermato il prolasso di livello moderato, e quando il livello sarebbe passato a severo, mi sarei dovuta sottoporre ad intervento di riparazione o sostituzione della valvola mitralica. Dovevo dunque evitare altre gravidanze. La cosa che ancor più mi preoccupava era la sternotomia.
Ho cercato su internet le tecniche mininvasive per la riparazione della valvola, imbattendomi così, nel blog creato dalla sig.ra Monica Borella che illustrava la tecnica praticata da Prof. Hugo Vanermen. Decido di contattarla. Molto gentilmentente mi ha spiegato la sua esperienza e i vantaggi della tecnica “port-access”. Non conoscendo la lingua, si è prestata per fissarmi l’appuntamento con il Prof. Vanermen. Durante la visita (23 gennaio 2012), ho conosciuto Anne, che con estrema dolcezza ha raccolto la mia esperienza e l'ha poi illustrata al Prof. Vanermen, il quale si è dimostrato molto umano e disponibile.
In quell’occasione, ho conosciuto anche la dott.ssa Spatuzza, tra l’altro mia conterranea, che con la sua professionalità e con il suo sorriso mi ha incoraggiata. Il Prof. Vanermen, dopo aver esaminato la documentazione, mi ha detto che era opportuno che mi operassi quanto prima, poiché le mie condizioni generali, di età e di sintomi, erano ancora buone, e ciò avrebbe comportato una più rapida ripresa, e sarebbe stato più agevole ripararare la vavola.
E’ stato allora che, con grande sorpresa, il Professore mi ha informata dell’evento formativo a proposito del suo approccio mininvasivo “port-access”, che lo avrebbe visto protagonista a Pavia all’inizio di marzo, grazie all’interessamento del direttore della cardiochirurgia del Policlinico San Matteo di Pavia, prof. Mario Viganò, con il quale intercorreva forte stima.
Mi chiese dunque, se non volessi sfruttare quell’occasione per sottopormi all’intervento. Ovviamente ho subito accettato. Sono stata operata il 2 marzo 2012 e dopo 24 ore di terapia intensiva sono tornata in reparto. Dopo 7 giorni dall’intervento sono tornata a casa, affrontando 40 minuti di taxi, 1 ora e mezza di aereo e 1 ora e mezza di auto.
Ringrazio Monica Borella per avere creato il blog grazie al quale ho scoperto l’esistenza del prof. Vanermen. Ringrazio ancora Hugo Vanermen per la sua professionalità ed umanità e la dott.ssa Spatuzza per il sostegno e la disponibilità sia nel pre che nel post operatorio.
(Italia, Lecce, 34 anni, data dell'intervento: 2 Marzo 2012)
Ilenia
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