Ho scoperto di avere il soffio al cuore all’età di 10 anni, durante una visita ad un centro sportivo. Già durante la mia adolescenza avevo delle crisi di tachicardia. Il cuore è sempre stato una presenza nella mia vita, quasi un amico.
Sette anni fa mi sono trasferita in Francia, a Nizza, e lì ho trovato una cardiologa per tenere sotto controllo il mio problema di valvola e anche le mie extrasistole, già che cominciavano ad essere molto frequenti durante la giornata. Fin dalla prima visita, il responso è stato “lei deve pensare che sarà necessario farsi operare. L’operazione non sarà una cosa da poco e dovrà essere preparata”.
L’anno scorso, la sera del mio 60^ compleanno ho avuto una crisi di fibrillazione con il battito cardiaco a 140 e la pressione a 200. Da quel momento la mia cardiologa mi ha detto che non potevo più aspettare ed abbiamo deciso che il momento migliore per l’operazione sarebbe stato il mese di febbraio in una clinica molto conosciuta a Monaco (MC).
A dicembre sono ritornata dalla cardiologa, per prendere i primi contatti con un chirurgo di Monaco. Appuntamento fissato per il 6 gennaio. Stupidamente, solo in quel momento ho domandato, “mi scusi, ma a Monaco mi aprono come un coniglio?” (in effetti non mettevo neanche in dubbio che a Monaco operassero ancora in sternotomia) e lei mi ha risposto “certo, è in sternotomia! La degenza sarà di circa 15 giorni in clinica e poi un mese in una clinica di riabilitazione”. In pratica avrei potuto ricominciare la mia vita più o meno normale dopo circa 3 mesi! Impossibile con il mio lavoro... ma soprattutto non volevo farmi aprire!!!!
Quando sono rientrata a case sembravo una pazza! Sapevo di un caro amico operato tre anni prima in sternotomia, che ancora non poteva tossire perché gli faceva male lo sterno ed aveva recuperato solo il 60% del suo precedente ritmo di vita!! Ho cominciato allora una ricerca su internet per trovare degli ospedali in Francia o in Italia dove effettuassero l’intervento in microchirurgia. Proprio cercando nei siti italiani, sono capitata sul sito che parlava del Dott. Vanermen. Non credevo ai miei occhi!! Ho letto le testimonianze ed un momento dopo ho scritto una e-mail a Monica per chiedere di poter prendere un appuntamento con il Dottore.
Monica mi ha chiamata ed il giorno dopo mi ha mandato una email confermando l’appuntamento ad Aalst con il Dottore per il 24 Gennaio. Non sono andata alla visita a Monaco, adducendo una scusa di salute, ed alla data prestabilita sono arrivata ad AALST: un ospedale stupendo!
Al mio arrivo una troupe televisiva stava intervistando il Dr Vanermen. Io parlo francese, quindi non ho avuto alcun problema per parlate con lui, ma la sua assistente Ann parla italiano molto bene, e quindi può aiutare chi non parla francese. Il dottore mi ha rassicurato e soprattutto mi ha parlato di questa operazione non come se fosse un intervento di riparazione della valvola mitrale, ma un’appendicite!!
La sua segretaria mi ha dato l’appuntamento per il ricovero martedì 7 Febbraio; intervento giovedì 9 febbraio (magnifico!).
Martedì 7 sono entrata all’ospedale, in un ambiente molto sereno, totalmente diverso da quello dei nostri ospedali in Italia ed in Francia. Il giorno dopo il Dr. Vanermen è passato nella mia stanza per rassicurarmi ed il giorno 9, intervento.
Non ricordo assolutamente niente, mi sono svegliata il giorno dopo verso mezzogiorno e mi sono trovata nel mio letto e nella mia stanza con mio marito vicino. Non avevo assolutamente male ed ho chiesto “sono stata operata?”. Tutto è proseguito benissimo, le infermiere sono state veramente gentili e molto presenti. Dopo due giorni mi sono alzata, le fisioterapiste hanno cominciato a farmi camminare lungo i corridoi, eseguire degli esercizi di respirazione e farmi salire e scendere le scale.
Dopo 7 giorni, giovedì 16 febbraio, sono stata dimessa. Sono rimasta una sera in albergo ed il mattino successivo siamo partiti in TGV per Nizza.
Da subito ho potuto passeggiare e dopo un mese dall’operazione sono andata a trovare i miei amici a Torino. Ora ho ripreso lentamente il lavoro e tutto va per il meglio. Le mie cicatrici sono quasi sparite. Ringrazio Monica, la quale, con questo blog, mi ha permesso di conoscere il Dott. Hugo Vanermen, ringrazio il dottor Vanermen stesso e tutta la sua equipe che mi hanno curato così bene, ed auguro a chiunque abbia il mio stesso problema di avere la fortuna che ho avuto io.
Sono a disposizione per chiunque abbia bisogno di chiarimenti.
(Francia, Nizza, 61 anni, data dell'intervento: 7 febbraio 2012)
Sette anni fa mi sono trasferita in Francia, a Nizza, e lì ho trovato una cardiologa per tenere sotto controllo il mio problema di valvola e anche le mie extrasistole, già che cominciavano ad essere molto frequenti durante la giornata. Fin dalla prima visita, il responso è stato “lei deve pensare che sarà necessario farsi operare. L’operazione non sarà una cosa da poco e dovrà essere preparata”.
L’anno scorso, la sera del mio 60^ compleanno ho avuto una crisi di fibrillazione con il battito cardiaco a 140 e la pressione a 200. Da quel momento la mia cardiologa mi ha detto che non potevo più aspettare ed abbiamo deciso che il momento migliore per l’operazione sarebbe stato il mese di febbraio in una clinica molto conosciuta a Monaco (MC).
A dicembre sono ritornata dalla cardiologa, per prendere i primi contatti con un chirurgo di Monaco. Appuntamento fissato per il 6 gennaio. Stupidamente, solo in quel momento ho domandato, “mi scusi, ma a Monaco mi aprono come un coniglio?” (in effetti non mettevo neanche in dubbio che a Monaco operassero ancora in sternotomia) e lei mi ha risposto “certo, è in sternotomia! La degenza sarà di circa 15 giorni in clinica e poi un mese in una clinica di riabilitazione”. In pratica avrei potuto ricominciare la mia vita più o meno normale dopo circa 3 mesi! Impossibile con il mio lavoro... ma soprattutto non volevo farmi aprire!!!!
Quando sono rientrata a case sembravo una pazza! Sapevo di un caro amico operato tre anni prima in sternotomia, che ancora non poteva tossire perché gli faceva male lo sterno ed aveva recuperato solo il 60% del suo precedente ritmo di vita!! Ho cominciato allora una ricerca su internet per trovare degli ospedali in Francia o in Italia dove effettuassero l’intervento in microchirurgia. Proprio cercando nei siti italiani, sono capitata sul sito che parlava del Dott. Vanermen. Non credevo ai miei occhi!! Ho letto le testimonianze ed un momento dopo ho scritto una e-mail a Monica per chiedere di poter prendere un appuntamento con il Dottore.
Monica mi ha chiamata ed il giorno dopo mi ha mandato una email confermando l’appuntamento ad Aalst con il Dottore per il 24 Gennaio. Non sono andata alla visita a Monaco, adducendo una scusa di salute, ed alla data prestabilita sono arrivata ad AALST: un ospedale stupendo!
Al mio arrivo una troupe televisiva stava intervistando il Dr Vanermen. Io parlo francese, quindi non ho avuto alcun problema per parlate con lui, ma la sua assistente Ann parla italiano molto bene, e quindi può aiutare chi non parla francese. Il dottore mi ha rassicurato e soprattutto mi ha parlato di questa operazione non come se fosse un intervento di riparazione della valvola mitrale, ma un’appendicite!!
La sua segretaria mi ha dato l’appuntamento per il ricovero martedì 7 Febbraio; intervento giovedì 9 febbraio (magnifico!).
Martedì 7 sono entrata all’ospedale, in un ambiente molto sereno, totalmente diverso da quello dei nostri ospedali in Italia ed in Francia. Il giorno dopo il Dr. Vanermen è passato nella mia stanza per rassicurarmi ed il giorno 9, intervento.
Non ricordo assolutamente niente, mi sono svegliata il giorno dopo verso mezzogiorno e mi sono trovata nel mio letto e nella mia stanza con mio marito vicino. Non avevo assolutamente male ed ho chiesto “sono stata operata?”. Tutto è proseguito benissimo, le infermiere sono state veramente gentili e molto presenti. Dopo due giorni mi sono alzata, le fisioterapiste hanno cominciato a farmi camminare lungo i corridoi, eseguire degli esercizi di respirazione e farmi salire e scendere le scale.
Dopo 7 giorni, giovedì 16 febbraio, sono stata dimessa. Sono rimasta una sera in albergo ed il mattino successivo siamo partiti in TGV per Nizza.
Da subito ho potuto passeggiare e dopo un mese dall’operazione sono andata a trovare i miei amici a Torino. Ora ho ripreso lentamente il lavoro e tutto va per il meglio. Le mie cicatrici sono quasi sparite. Ringrazio Monica, la quale, con questo blog, mi ha permesso di conoscere il Dott. Hugo Vanermen, ringrazio il dottor Vanermen stesso e tutta la sua equipe che mi hanno curato così bene, ed auguro a chiunque abbia il mio stesso problema di avere la fortuna che ho avuto io.
Sono a disposizione per chiunque abbia bisogno di chiarimenti.
(Francia, Nizza, 61 anni, data dell'intervento: 7 febbraio 2012)
Isabella
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