lunedì 8 febbraio 2010

LA TESTIMONIANZA DI MARIA LUDOVICA

Sono stata operata al cuore il 20 gennaio 2010 e il giorno dopo, a meno di ventiquattro ore dall´intervento, ero seduta sul letto nella mia stanza che chiacchieravo con le persone care che erano venute a trovarmi. 
Dopo altri 8 giorni prendevo l´aereo per tornare a Roma, a casa mia. Tutto questo grazie al Prof. Hugo Vanermen che sono riuscita a conoscere tramite le testimonianze che Monica Borella ha condiviso su questo blog con tutti noi.

Un difetto congenito della valvola mitrale ,(prolasso, comunemente detto soffio al cuore), che "sfiatava" un po´ più del dovuto, e che con gli anni andava peggiorando. All´inizio non avvertivo particolari sintomi, ma con il tempo cominciavo a sentire l´affanno anche solo nel fare le scale, situazione spiacevole, per chi come me, non si era mai negato nulla (viaggi, passeggiate, attività fisica). Inoltre, avvertivo la paura di veder cambiare la situazione da un momento all´altro, magari durante un viaggio, con la conseguente necessità di intervenire d´urgenza.

Ho consultato diversi cardiochirurghi di fama in Italia, la cui conclusione era sempre la stessa: bisognava operare per riparare la valvola. L´intervento era indispensabile sia per evitare che  l´atrio continuasse ad ingrossarsi, trasformando il mio cuore in un cuore malato, sia per consentirmi di riprendere una vita normale. Una sola cosa continuava a non convincermi: la scarsità di informazioni su come sarebbe stato condotto l´intervento stesso ("a lei queste cose non devono interessare"), e per quanto cercassi di ottenere maggiori dettagli, le modalità dell´operazione rimanevano avvolte nel mistero.Di una cosa sola mi avevano dato la certezza: era necessario tagliare lo sterno per poter raggiungere la valvola e provvedere alla sua riparazione.

Poi, un giorno, leggendo i vari interventi dei luminari che avevo consultato per cercare le famose spiegazioni, sono fortunatamente incappata in un blog collegato al sito del Prof. Hugo Vanermen, che descriveva la sua tecnica mininvasiva "port access" per la riparazione della valvola mitrale e non solo. Tale tecnica non richiedeva l´apertura dello sterno ma solo piccoli tagli; inoltre sul blog erano riportate alcune testimonianze di pazienti italiani che già si erano sottoposti all´intervento. In fondo il numero di telefono di Monica Borella per qualsiasi necessità di informazioni.


Detto, fatto, ho chiamato Monica la quale, disponibilissima, mi ha dato una serie di ragguagli preziosi, gli stessi che non riuscivo ad avere da nessuno. Mi ha spiegato che la "port access" è una tecnica "nuova" qui da noi, anche se utilizzata dal Prof. Vanermen da oltre quindici anni (quale migliore garanzia?) e che lui non pratica né la sternotomia- taglio dello sterno- né la ministernotomia - divaricazione delle costole sotto il seno destro,- che sono fonti delle maggiori complicanze postoperatorie. Mi ha quindi aiutato a prendere un appuntamento per una visita presso l´OLV, per il 24 novembre 2009.


Arrivata all´ospedale, ad attenderci c'era Ann, infermiera professionale che parla l'italiano, a garanzia che comprendessimo tutto quanto necessario ai fini della visita, che con dolcezza e competenza è stata il nostro angelo custode. Finalmente l´incontro con il Prof. Hugo Vanermen. Sorriso aperto e tranquillizzante, disponibilità a spiegare in dettaglio in cosa consisteva l´intervento e soprattutto a rispondere alle mie domande sulle varie fasi dell´operazione, sulle quali ero piuttosto preparata grazie al materiale postato sul sito. Alla fine della visita programmiamo l´operazione per il 20 gennaio 2010.


Da quel momento in poi è stato tutto semplice e lineare : l´ospedale si fonda su una perfetta organizzazione, rispetto di protocolli sanitari e su un personale medico e infermieristico che coniuga disponibilità e competenza.
Inoltre la sensazione di essere in mani sicure e che tutto sia perennemente sotto controllo, contribuisce alla serenità pre e postoperatoria. Ricordo con piacere i volti del prof. Vanermen in terapia intensiva, (quindi poche ore dopo l´intervento), che mi annunciava l´ottimo risultato dell´operazione, e quelli delle infermiere che mi hanno accudito ininterrottamente le prime notti, e con le quali ridevo e scherzavo la settimana successiva, esprimendoci in un misto di francese, inglese e "gesticolato".
Come la cara Monica metto a disposizione la mia esperienza e i miei riferimenti per chiunque volesse saperne di più: sono molto contenta di aver deciso per questo tipo di intervento e spero di essere utile a chi come me deve affrontare l´operazione di riparazione della valvola mitrale.




(Italia, Roma, data intervento: 20 Gennaio 2010)

Maria Ludovica Siciliani
+393356254712
mludovicasiciliani@alice.it


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