mercoledì 26 settembre 2018

TESTIMONIANZA DI ORNELLA

Mi chiamo Ornella Cavalieri, ho 71 anni e abito a Vimercate in provincia di Milano. Nel 2011 (proprio l’estate in cui sono andata in pensione) durante una visita dal mio medico di base ho scoperto di avere un soffio al cuore. Il cardiologo da cui mi sono recata subito dopo, mi ha diagnosticato un’ insufficienza mitralica di grado moderato che ho tenuto sotto controllo fino all’inverno del 2016, quando sono comparse le tanto temute fibrillazioni atriali, che però il cardiologo non ha ritenuto causate dall’insufficienza valvolare. Già dal 2011 sapevo dell’esistenza del grande cardiochirurgo Hugo Vanermen, di cui conoscevo tutto ormai, perché da quando mi era stato detto che avrei dovuto farmi operare mi ero messa a cercare su internet tutte le notizie relative alla tipologia dell’intervento. Ho scoperto così che in Belgio il Dottor Hugo Vanermen effettuava interventi di riparazione e sostituzione della valvola mitralica senza aprire lo sterno, con una tecnica (Port Access) da lui stesso ideata e messa a punto già dal 1997: mi tenevo aggiornata sul suo blog, avevo letto alcune sue interviste, mi ero persino messa a studiare l’inglese per informarmi meglio sulla sua tecnica. Avevo anche letto le numerose testimonianze dei pazienti da lui operati: sapere che forse avrei un giorno avuto la fortuna di essere operata da quel grande luminare mi dava la forza di accettare l’idea di un intervento al cuore, soprattutto senza quel metodo cruento e per me spaventoso: l’apertura dello sterno… Nel frattempo ero venuta a conoscenza del fatto che il Professor Vanermen operava anche in Calabria e, in seguito, a Roma. Quando sono comparse le fibrillazioni, quell’ orribile novembre 2016, ho avuto il coraggio di telefonare alla dottoressa Agnes Cardella, l’assistente del professore, che subito mi ha fatto capire che era ormai necessario l’intervento. Ma la paura era troppo forte: non ho detto niente a mia figlia e ho iniziato la cura con l’anticoagulante prescrittami dal cardiologo, in previsione della cardioeversione, a cui avrei dovuto sottopormi 40 giorni dopo, per eliminare le fibrillazioni atriali. Pochi giorni prima di Natale però, è subentrato lo scompenso cardiaco: un giorno mentre camminavo per strada ho sentito l’affanno stringermi il petto e le gambe, pesanti, sembravano non volersi staccare dal pavimento.
Senza dire niente a nessuno ho telefonato ancora alla dottoressa Cardella, ma quando mi ha detto che dovevo fare un’eco cardio e spedirglielo, mi sono sentita morire e non ho risposto più ai suoi messaggi. Dopo pochi giorni sono stata ricoverata nell’ospedale di Vimercate per scompenso cardiaco acuto e mi è stato detto che in quelle condizioni non sarebbe stato possibile un intervento chirurgico, naturalmente perché i medici pensavano che si dovesse effettuare con il metodo tradizionale. Una volta dimessa dall’ospedale, le mie condizioni sono andate sempre peggiorando : a causa dello scompenso avevo sempre l’affanno e non potevo neanche uscire di casa né svolgere le mie solite attività. 
Sono stata male dal dicembre 2016 al maggio 2017, quando mi sono decisa a fare un’eco cardio e a spedirlo alla gentilissima Dottoressa Cardella, che ha risposto quasi subito confermando la necessità dell’intervento e fissando la data: 28 giugno 2017.
Non so come, ma una grande tranquillità è scesa nel mio animo: sarei stata operata dal grande chirurgo Hugo Vanermen che avrebbe riparato la valvola mitrale e la tricuspide, effettuando anche un intervento di crioablazione per le fibrillazioni atriali. Ho vissuto quel mese come un sogno e quando finalmente sono arrivata a Roma con mia figlia (che non mi avrebbe mai abbandonata) e sua suocera, che ci è stata vicina come una sorella,ho capito che dovevo affrontare con coraggio quella prova tanto temuta.
Il lunedì pomeriggio, giorno del mio arrivo all’ European Hospital di Roma dove il professor Vanermen opera in esclusiva per l’Italia, ero sulla porta della mia stanza, la 406, quando ho visto uscire dall’ascensore il professor Vanermen e la dottoressa Cardella. Dopo una ventina di minuti sono entrati nella mia stanza e per l’emozione non riuscivo quasi a parlare. Il prof si è seduto accanto al mio letto e con molta semplicità ha detto che mi avrebbe fatto untaglietto sotto il seno destro; non ho avuto nemmeno la forza di fargli domande, anzi non ne avevo più bisogno, mi ero messa con grande fiducia nelle mani del grande luminare, un uomo cordiale e gentile come solo i grandi uomini sanno essere. La dottoressa Cardella, sempre sorridente e affabile oltre che molto competente, mi ha rassicurata e subito si è creata tra lei e mia figlia una grande empatia, un’amicizia davvero speciale. I 2 giorni seguenti sono stata sottoposta a tutti gli esami necessari e infine mi è stato confermato che sarei stata la prima ad essere operata il mercoledì mattina.
Quando è arrivato il giorno dell’intervento, mia figlia ha potuto accompagnarmi in ascensore (sono claustrofobica) fino alla sala operatoria. Ricordo che ho scambiato alcune parole con l’anestesista poi… Nulla, solo il caldo confortevole del lettino termico su cui sono stata adagiata…
Durante l’intervento mia figlia ha ricevuto a intervalli regolari messaggi della Dottoressa Cardella dalla sala operatoria, cosa che l’ha molto rassicurata e le ha permesso di affrontare senza angoscia quei difficili momenti. 
Mi sono svegliata in terapia intensiva, confusa ma quasi senza dolori.
Ho potuto vedere mia figlia e sua suocera, e ho ricevuto con grande gioia la visita del Dottor Vanermen, a cui ho preso le mani e le ho baciate. Egli ha poi parlato con mia figlia e le ha detto che l’intervento era andato ancor meglio di quanto lui si aspettasse, era molto contento anche per la tranquillità con cui io avevo affrontato quella prova, perché ciò aveva influito positivamente sull’intervento stesso. Posso confermare che non ho avuto nessuna paura,neanche quando sono stata portata in sala operatoria…E anche dopo, tutto è stato quasi piacevole. Non ricordo alcun terribile dolore, come avevo temuto: tutto il personale infermieristico e medico dell’ European Hospital di Roma mi ha seguito con grande gentilezza e professionalità. Ringrazio in particolare il dottor Weltert, che mi ha seguito con grande competenza, disponibilità e umanità anche dopo il mio ritorno a casa.
Quei giorni di degenza li ho vissuti con gioia, con la consapevolezza di avere avuto il grande privilegio di essere stata operata da un grandissimo chirurgo: il numero uno, come ama dire la sua fidata collaboratrice! Auguro di avere la stessa fortuna a chi ha i miei stessi problemi.
Tutto era a carico del Sistema Sanitario Nazionale: la camera era confortevole e spaziosa e mia figlia ha potuto sempre stare con me, dormendo su un comodo divano letto. Averla vicina e sentirmi così amata da lei mi ha dato tanta forza e ha allontanato qualsiasi paura. Sono stata bene fin da subito: era scomparso quel terribile affanno, le fibrillazioni non c’erano più, il Professore mi aveva riparato non solo la mitrale e la tricuspide, ma aveva chiuso anche un forame scoperto durante l’intervento. La cardiologa di Vimercate che mi ha fatto l’ecocardio dopo un mese, è rimasta molto colpita dalla perfezione dell’intervento e dall’evidente miglioramento delle mie condizioni cliniche. Per i tre mesi seguentisiamo rimaste in contatto con la dottoressa Cardella che è statasempre molto disponibile, dandoci indicazioni sulle cure e sugli esami di controllo che le spedivamo regolarmente. Tuttora è sempre reperibile al telefono per rispondere alle nostre domande, dimostrando grande umanità e professionalità.
A settembre, la visita di controllo a Roma con il professor Vanermenha confermato l’ottimo stato di salute. Oltre che un genio, il professore è un uomo speciale, che sa entrare in empatia con i suoi pazienti. Appartiene alla categoria dei Grandi uomini che lasciano un segno nella storia, mettendo a disposizione di coloro che soffrono il loro talento e le loro doti eccezionali.


Grazie ancora, con tutto il cuore!
Grazie anche da parte di mia figlia Anna, che in questi difficili momenti ha potuto contare sulla presenza amorevole della dottoressa Cardella, sempre pronta a rassicurarla e a rispondere con grande competenza alle sue domande. 
Sono a disposizione di chiunque mi voglia contattare.


Ornella Cavalieri
+39 340 2838781
o.cavalieri@tiscali.it



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